Analisi Previsionale 2016

Nota metodologica

L’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola ha predisposto in queste settimane un’ indagine previsionale relativa al prossimo anno. Il metodo adottato, per effettuare un’analisi previsionale relativa al 2016, è basato sulla predisposizione di un questionario sottoposto ad un campione estremamente rappresentativo di Cooperative ed Imprese aderenti. Il campione statistico è costituito da 37 Imprese, articolate nei vari settori/comparti di attività e rappresenta una percentuale estremamente significativa sia in termini di fatturato, che di occupati, rispetto all’insieme delle Imprese aderenti.

Andamento settore

Il 81% (il 59,4% lo scorso anno) delle Imprese intervistate ritiene che nel 2016 l’andamento del proprio settore di attività si manterrà sostanzialmente stabile rispetto al 2015. Il 13,5% (era il 6,2% lo scorso anno) del campione segnala una previsione di crescita ed un 5,5% (era il 34,4%) una diminuzione. Pertanto emerge una situazione stabile con un incremento delle realtà che colgono un miglioramento rispetto alle valutazioni e tendenze emerse e raccolte lo scorso anno.

Andamento Imprese

 

Relativamente a questo aspetto un 81% (61,3% lo scorso anno) ritiene che la propria Impresa manterrà anche nel prossimo anno un fatturato stabile rispetto al 2015; un 16,2% (16,1% lo scorso anno) prevede una crescita ed un 2,8% (22,6% lo scorso anno) una diminuzione. Pertanto relativamente all’andamento delle singole imprese si evidenzia una tendenza orientata ancora verso una marcata prudenza e ad un calo sensibile delle previsioni di diminuzione di fatturato.

Andamento export

 

Tenuto conto della vocazione all’Export, della presenza datata e strutturata sui mercati esteri e della consistente rilevanza del fatturato stesso per il nostro distretto Cooperativo abbiamo cercato di verificarne l’andamento. A seguito del risultato di prechiusura del 2015 un 80% (85,7%) ritiene il fatturato in area euro stabile, un 20% (14,3%) ipotizza una crescita, nessuno ipotizza una diminuzione, come lo scorso anno. Per quanto riguarda l’area extra euro un 40% ipotizza una crescita (83,3%), un 60% (16,7%) una tendenza alla conferma dei fatturati e pertanto alla stabilità, come lo scorso anno nessuna impresa ipotizza una diminuzione. Pertanto rispetto a queste due macro aree, pur nell’ambito di differenze anche significative, legate alla situazione e prospettive economiche di vari Paesi ed aree, si evidenziano segnali maggiormente di prudenza e stabilità. Ovviamente su queste aree continueranno a concentrarsi i confronti con i maggiori competitors mondiali e su questi aspetti incideranno, oltre alla qualità dei prodotti e servizi, alle capacità e condizioni delle specifiche imprese, anche le condizioni competitive dei rispettivi Paesi.

 

Fattori criticità

Attraverso il questionario abbiamo cercato di valutare ed aggiornare i possibili fattori di criticità e le relative conseguenze, per il futuro sviluppo delle Cooperative. Al primo posto (21,1% delle risposte) il “quadro socio – politico nazionale ed internazionale”; a seguire (18,27% delle risposte) viene evidenziata la “incidenza del costo del lavoro” e la “incidenza dei costi delle materie prime e/o energetici” (13,46%), gli “eccessivi obblighi ed adempimenti burocratici per l’Impresa (12,5%) e la “difficoltà nel reperire le figure professionali necessarie allo sviluppo aziendale” (12,5%, oltre i doppio rispetto allo scorso anno; si accentuano le difficoltà nel reperire le figure professionali -in particolare quelle tecniche); si prosegue poi con gli “andamenti economici europei ed internazionali nonché nuovi competitors” (10,5%) e la “diminuzione della redditività reale aziendale” (7,7%). A seguire la “diminuita disponibilità finanziaria degli Enti Locali” (2,9%) la “difficoltà di accesso al credito” (1%).

 

Investimenti

Un 59,5% (62,5%) delle Imprese ha dichiarato che nel 2016 effettuerà investimenti che, in particolare, saranno rivolti, in ordine decrescente, verso beni strumentali (immobili, macchinari ed attrezzature); nuove tecnologie, ricerca e sviluppo e partecipazioni finanziarie. In questo modo registriamo una leggera flessione rispetto alla situazione evidenziata lo scorso anno ed una conferma relativamente alla tipologia di investimenti. Infine un 40,5% (37,5%) delle Imprese non valuta, in questa fase, di effettuare investimenti.

 

Nuove assunzioni

Su questo aspetto il 56,7% (40,6%) delle Cooperative ritiene che nel corso del 2016 procederà con nuove assunzioni (naturalmente all’interno di questo dato vengono ricomprese le eventuali sostituzioni ed i pensionamenti), mentre il rimanente 43,24% non ritiene, stante la situazione attuale e le prospettive per il prossimo anno, di operare in questa direzione. Si tratta di un miglioramento, seppure anche molto diversificato per settori ed imprese, rispetto al dato evidenziato lo scorso anno. Relativamente alla tipologia contrattuale da utilizzare per le ipotizzate nuove assunzioni, emerge che le Imprese ritengono di procedere con assunzioni a tempo indeterminato (48,65%), con possibili assunzioni a tempo determinato (43,25%), con l’utilizzo del lavoro interinale ed altre forme contrattuali (8,1%). Si conferma il dato rilevato nell’indagine presentata in luglio di una scelta relativamente maggioritaria verso i contratti a tempo indeterminato.

 

Ammortizzatori sociali e basi occupazionali

Cresce la percentuale del campione, il 29,7%, che ritiene che nel corso del 2016 potrà far uso di ammortizzatori sociali (18,2%) mentre cala sensibilmente, 8,1% (20,7% lo scorso anno), la percentuale di quelle imprese che ipotizzano anche una possibile riduzione della propria base occupazionale.

 

Risorse umane

Elemento chiave della competitività è sicuramente rappresentato dal capitale umano delle Cooperative. Abbiamo pertanto cercato di cogliere alcuni elementi rispetto alle risorse umane, proprio in funzione della valenza strategica che le stesse rivestono. Il 91,9% (96,9%) delle Imprese ritiene necessario continuare ad investire sulle risorse umane, con particolare riferimento ad attività di formazione ed aggiornamento professionale (76%), ma anche attraverso attività di promozione della cultura cooperativa e di formazione sociale, rivolta ai Soci, ai Consiglieri d’Amministrazione ed alle Direzioni Aziendali (24%).

 

Ripresa economica

Abbiamo poi cercato di cogliere, partendo dall’andamento e dalle prospettive complessive dell’economia, una indicazione temporale sulla percezione relativa ad una possibile ripresa economica costante, diffusa e duratura del nostro Paese. Il 78,8% la ritiene possibile già a partire dal 2016, mentre un 21,2% la ipotizza solo nel 2017. Le imprese ritengono comunque che la crisi ci accompagnerà ancora a lungo, o meglio considerano l’attuale situazione non più di crisi, ma sempre più una situazione di fatto dopo la crisi e pertanto una uscita duratura, intesa come situazione che recupera le condizioni ante crisi, è ancora abbastanza lontana. Portafoglio ordini Per il 84,7% (70% nella precedente analisi) degli intervistati il portafoglio ordini della cooperativa nel 2016 sarà coerente rispetto alla situazione del 2015. Il 3,6% ipotizza una diminuzione (era il 13,3%), mentre un 11,7% ipotizza un incremento (lo scorso anno era il 16,7%). Inoltre non si rileva un’accentuazione significativa di fenomeni di slittamento/allungamento dei tempi di consegna, di aumento di insolvenze e di procedure fallimentari avviate dai clienti, dei tempi di incasso e dell’avvio concreto degli ordinativi in portafoglio.

 

Margine contribuzione

Il 80,7% (72,5%) ritiene che il margine di contribuzione sarà coerente con la situazione del 2015, un 11,6% (17,2%) ipotizza una diminuzione ed un 7,7%% (10,3%) ritiene il margine in aumento. Situazione finanziaria Le problematiche legate alla finanza ed all’accesso al credito, hanno ormai definitivamente assunto una “valenza strategica” per un numero sempre più significativo di imprese, di piccole e medie dimensioni, ma anche strutturate. Pertanto abbiamo cercato di acquisire alcune ulteriori valutazioni in merito, con dati di segno opposto. Un numero sostanzialmente identico di cooperative ha riscontrato, rispetto alla situazione del 2015, un allungamento dei tempi e delle modalità di incasso, a fronte di un egual numero che ha riscontrato stabilità o miglioramento dei tempi di incasso.

 

Considerazioni

Pur in presenza di un quadro che continua ad essere complesso e che, dopo 7 anni di crisi, mostra un ridimensionamento strutturale di alcuni settori e filiere produttive, si possono cogliere alcuni indicatori previsionali di segno stabile o positivo per quanto riguarda l’export, le assunzioni e le valutazioni sul quadro economico. Stabili le previsioni su fatturato, investimenti e portafoglio ordini così come le valutazioni sui fattori di criticità dell’agire economico. Il quadro è in linea con quanto evidenziato nell’analisi di luglio 2015.

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